Usura Bancaria New Concept Advisory

La burocrazia rischia di far fallire un’azienda

Un’azienda agricola rischia il fallimento, nonostante sia vittima di usura bancaria. Il motivo è la lentezza del processo burocratico, che non permette di accedere ai fondi dello Stato delle vittime di usura.

Nessun accesso ai fondi a tutela degli usurati

E’ una probabile vittima di usura ma non riesce ad accedere ai fondi stabiliti dalla legge a tutela degli usurati e rischia di fallire. E’ questa l’amara realtà di un’azienda agricola di Pistoia che rischia il fallimento. Prima ancora di vedersi riconoscere in sede penale di essere stata oggetto di usura.

“Sussistono evidenze investigative e probatorie positive in relazione ad alcuni conti correnti e per i mutui di interessi di natura usuraria“. Questo il parere del sostituto procuratore della Repubblica di Pistoia, Luciano Padula. Per questo motivo ha concesso all’azienda agricola una sospensione di trecento giorni dei termini di scadenza.

A questo provvedimento si è aggiunto quello del sostituto procuratore della Repubblica, Fabio Di Vizio, che ha a sua volta concesso una proroga di 300 giorni dei termini di scadenza, ricadenti entro un anno dalla data dell’evento lesivo. Lo stesso per gli adempimenti fiscali e per i termini di prescrizione o comportanti decadenze da qualsiasi diritto. Il sostituto Di Vizio però non ha accolto l’istanza di sospensione della procedura di fallimento che pende sulla stessa azienda agricola.

La vicenda ha dell’assurdo anche perché la situazione di instabilità economica deriva proprio dai tassi usurari che l’azienda si trova a pagare nel tempo alla banca e alla società di leasing. Il problema più grave nasce dal fatto che l’azienda agricola, pur avendo avuto due pareri da due diversi pubblici ministeri sul reato di usura, a oggi non ha ricevuto un centesimo.

Le motivazioni del ritardo

Il ritardo nel concedere fondi in questo caso specifico prova a spiegarlo Loredana Ferrara, ex assessore della Provincia di Prato. “E’ dallo scorso luglio che il posto del commissario prefettizio a Roma è vacante. Santi Giuffrè, che lo ricopriva dal 2014, è andato in pensione. Il ritardo potrebbe derivare proprio da questo ed è molto grave. Questo perché le vittime dell’usura potrebbero vedersi penalizzare ulteriormente dalla lentezza della burocrazia”.

E poi Ferrara ricorda un altro caso che ha seguito su Pistoia e che invece è andato a buon fine. “In passato come Fondazione Caponnetto abbiamo seguito la proprietaria
di un negozio che era vittima di usura e nel frattempo le stava andando all’asta la propria abitazione. Grazie alla legge che prevede il finanziamento in parte a fondo perduto e in parte a tasso zero, è riuscita a salvare la casa”.

Mai farsi piegare dalle ingiustizie

In questo caso assistiamo ad un caso di lentezza burocratica che rischia di far fallire un’intera azienda. Bisogna combattere queste ingiustizie, poiché il cliente va sempre tutelato.

Ricordatevi sempre di affidarvi in mani sicure.


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