A chi convengono i fondi d’investimento?

Nella puntata di lunedì 17 ottobre 2016, la trasmissione Report si occupa dei fondi d’investimento. Sono realmente funzionali agli investitori? Sono di redditività modesta ma sicuri? A chi convengono veramente?

La storia di Clara Plevarelli

plevarelliLa signora Plevarelli ha 88 anni, dopo la morte del marito chiede ad Unicredit di investire tutti i suoi risparmi in fondi d’investimento sicuri. “Non voglio guadagnarci tanto, l’1 o il 2%” assicura lei al giornalista.

Investimenti sicuri, a poca redditività ma anche a poco rischio: fondi, assicurazioni vita e altri prodotti del genere. Cosa chiedere di più per la signora Clara? Se non fosse che… Se non fosse che almeno 2-3 volte al mese il funzionario di Unicredit si presentava a casa sua proponendole di cambiare il tipo di investimento. Molteplici le operazioni sottoscritte in buonafede dalla signora, a cui veniva motivata la necessità di investire in fondi più sicuri. Ma siamo davvero sicuri???

In realtà ogni operazione firmata determina una commissione che la signora paga alla banca. L’equazione è presto fatta:

+ operazioni = + commissioni = + guadagni

+ guadagni, ma per chi?

PER LA BANCA!!!

Le immagini mostrano un plico di operazioni firmate alto ben 5 centimetri. Un esperto nel leggere le operazioni compiute spiega che, per ogni operazione in uscita, la banca percepisce una commissione dell’1% della somma disinvestita, mentre il 2% per il nuovo investimento… giusto quanto sperava di guadagnare la signora Clara! Che combinazione!!!

In 5 anni la banca guadagna 6OMILA EURO (sì, lo scriviamo tutto maiuscolo) DI COMMISSIONI a cui si aggiungono quelle annue di gestione. Ma i guadagni nella signora? Ma che guadagni… una perdita di decine di migliaia di euro! La signora di 88 anni è stata trattata come un’esperta investitrice da Unicredit che, guarda caso, il profilo di rischio della signora lo ha smarrito!

L’ex funzionario pentito

funzionarioArriva il turno dell’ex funzionario di banca pentito. Racconta candidamente che nella compilazione dei profili di rischio dei clienti la sua direzione di banca (non viene specificata quale) invita i funzionari stessi ad invogliare i risparmiatori ad inventarsi i titoli di studio, che più sono qualificati più permettono di destreggiarsi nelle più svariate operazioni.

Chi ha solo la licenza media, non può far altro che investire in titoli di stato. E la tendenza a questo tipo di comportamento viene confermato dalla corrispondenza interna dei dirigenti della Carime (gruppo Ubi Banca) ai loro funzionari. Questi vengono invitati a far firmare polizze e fondi comuni, mai titoli di Stato.

Stesso discorso per Intesa San Paolo: polizze vita. Banca Popolare di Milano? Fondi d’investimento e polizze. Ma le persone in strada poco sanno di che cosa siano in realtà questi strumenti finanziari.

Cosa sono i fondi d’investimento?

schema-fondiSono dei fondi che contengono a loro volta fondi obbligazionari di vario genere, ma anche contenenti a loro volta altri fondi d’investimento. Delle scatole cinesi finanziarie.

La definizione che emerge da questo schema è un’equazione che ha un solo significato: CAOS!!! “Il livello di rischio sembra fatto apposta per evitare di capire in che cosa si sta investendo“, questa è la definizione dei fondi d’investimento.

Rischio di mercato, rischio di credito, rischio di liquidità, rischi operativi e rischi valutativi. Tutti questi rischi sono compresi in quelli che vengono spacciati come investimenti sicuri.

Ma i titoli di Stato vengono sconsigliati da tutti gli operatori, anche se i Btp garantiscono un rendimento annuo dell’1’09% … giusto quello che si aspettava di guadagnare la signora Clara! E la polizza vita??? “L’1, l’1,10%, meglio di niente” garantisce un direttore di banca. Ma a che livello di rischio? Questo certo non lo dice!

A differire sono invece le commissioni, stimate in 200 euro sui titoli di Stato e in 1000 euro sulla polizza vita? Quale prodotto vi venderà più volentieri un funzionario di banca? Non è finita, perché ci sono costi gestione e di intermediazione. Alla fine il confronto, fatto sui 10 anni di deposito di Btp e la sottoscrizione di polizze vita è impietosa… per i clienti!

200 euro in 10 anni, la spesa per i Btp

Vs.

17mila euro di commissioni per la polizza vita

Affidatevi ai professionisti

Sì, affidatevi ai professionisti… ma a quelli esterni alla banca se dovete fare degli investimenti.

Non solo. Affidatevi a dei professionisti onesti e capaci, che a livello legale vi possono seguire per osteggiare le mille clausole che non vi permetterebbero di riprendervi i vostri soldi, se li chiedeste a titolo personale. Fatevi assistere da chi le banche le conosce e le sa affrontare, battendole e facendo rispettare una legislazione che tutela il consumatore.

 

 

 


Fonte: Report