Interessi Anatocistici New Concept Advisory

Un caso di applicazione d’interessi illegali.

Un noto istituto bancario applica tassi di interessi illegali verso un imprenditore. La persona si oppone a un decreto ingiuntivo e ottiene il rimborso dovuto.

Da vittima a difensore dei propri diritti

Il Tribunale di Sciaccia ha emesso il 7.08.2014 un decreto ingiuntivo verso un imprenditore. Decreto notificato successivamente il 23.09.2014. Il decreto impone alla società dell’imprenditore di pagare la somma di euro 49.714,08 a Banca Carige. Tuttavia l’imprenditore ha deciso di tornare in tribunale per contestare questo Decreto.

Le motivazioni risiedono in una scarsa documentazione, atta a provare la veridicità e la legalità di questa richiesta. Ma non finisce qui. Infatti si contesta la pattuizione di tassi usurari su interessi, commissioni e spese. Infine viene contestata anche l’applicazione di tassi anatocistici.

Dalle indagini effettuate sul caso, è emerso che nei conti effettivamente erano presenti tassi d’interessi superiori a quello soglia. Viene inoltre confermato che, in data di chiusura del conto, il saldo doveva essere di euro 44.154,24 piuttosto che di euro 851,660. Sostanzialmente, sono stati rubati soldi alla società tramite l’applicazione di questi tassi. A seguito di questa inchiesta, il giudice ha deciso di dar ragione all’imprenditore, condannando la banca.

Il verdetto finale

Il Giudice Onorario del Tribunale, accogliendo la domanda dell’imprenditore, ha emesso il verdetto finale. Respinge ogni difesa contro la società lesa e annulla il decreto ingiuntivo del 2014. Inoltre condanna la banca a restituire la somma di euro 25.746,64, oltre gli interessi legali. Infine condanna anche l’istituto bancario a pagare 4.300 euro di spese di lite.

Così è stata fatta giustizia per una società che rischiava di perdere tantissimo denaro per colpa di una banca.

Bisogna reagire all’arroganza delle banche

Ancora una volta assistiamo a un atteggiamento arrogante attuato da un istituto bancario. Che non si fa scrupoli nel richiedere ulteriori somme di denaro, nonostante abbia già derubato il suo cliente.

Ma bisogna sempre reagire e combattere le ingiustizie.

Un importante esempio è quello di Giuliano Besson, ex sciatore che ha combattuto contro le banche.


Fonte: Sentenza n.461/2016 pubbl. il 27/09/2016